Le Palline di Natale, la vera storia

Hai mai sentito parlare dell’albero della Conoscenza del Bene e del Male del giardino dell’Eden? Pensa ad una mela rossa, bella, perfetta, lucida, della misura giusta, non di quelle moderne grosse come angurie.
La mela è per la nostra tradizione il frutto proibito e cioè il simbolo del peccato originale. Sai di cosa parliamo? Si tratta in soldoni della divisione dell’uomo da Dio, dal peccato originale nasce la mortalità del genere umano. Prima del peccato originale l’uomo era molto vicino a Dio e quindi non moriva.
Il 24 dicembre, poco dopo il solstizio d’inverno, si celebrava una festa ormai caduta in disuso. Per questa festa si usava mettere in scena spettacoli teatrali, Opere Misteriose, con cui si rappresentavano alla gente semplice dell’epoca passi della Bibbia. Le scenografie spesso venivano realizzate con alberi addobbati con mele rosse per rappresentare appunto il paradiso. Da qui nacque l’Albero del Paradiso che spesso era un sempreverde.
Va da sé che col tempo, l’albero del paradiso è poi diventato l’albero di Natale addobbato appunto con mele. In alcuni paesi puoi ancora trovare questa usanza di addobbare gli alberi di Natale con mele.
Già nel 1700 a Goetzenbruck, nella Mosella, regione francese del Nord-Est sono comparse le prime palline di Natale in vetro. Anche a metà del 1800, nel nord della Francia, un abile artigiano vetraio abbia imitato le mele fabbricando le palline di Natale così come le conosciamo oggi.
Negli anni ’60 del secolo scorso, mica tanto tempo fa, nacquero poi le palline in plastica. Sai che a Meisenthal, sempre in Francia, nella Mosella, si soffiano ancora le palline di Natale in vetro? Si soffiano a bocca.
A Meisenthal puoi visitare la vetreria. È un’esperienza bellissima perché vedrai artigiani all’opera e potrai anche acquistare palline di Natale appena fatte, costosissime ma, per un buon ricordo, ne vale la pena.
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